Apana Vayu è la forma sottile del prana che si relazione alla parte bassa del busto, sotto all’ombelico governando l’espirazione. Prana, energia vitale, forza che connette all’elemento Terra, radicando in questa vita.
Essere aperta a scoprire dal grossolano al sottile è yoga. Riconoscere l’essenza è gratitudine.
Solo in questa Terra e in questo corpo possiamo sperimentare la vera natura, l’essenza interiore. Questo è uno degli scopi della pratica Anusara yoga. Le scritture dello yoga, ci dicono di andare all’interno per sperimentare la nostra vera natura che è eternamente libera: Svatantrya.
Usare un mattoncino tra le cosce per attivare le gambe e allo stesso tempo avere la cintura per andare oltre quella compattezza è un gioco di equilibrio che dà sicurezza per espandere e fluire per essere un cuore stabile nella Terra. Il bacino si libera, posso radicare verso terra e aprire la parte alta del corpo con più facilità. Urdhva Mukha Svanasana, altra posizione che mi fa toccare i limiti, sentendone la rigidità. Eppure, quel limite diviene la porta d’accesso verso il tempio interiore. L’accesso verso un luogo sacro.
L’andare oltre la zona confort per entrare più in profondità nella posizione, non significa fare per forza posizioni avanzate ed estreme. Yoga nella semplicità e profondità di noi stessi❤️
Prossimo appuntamento oltre alle lezioni settimanali
Sabato 11 novembre ore 9.00-11.00 approfondimento di asana in equilibrio e respiro
Venerdì 24 novembre ore 18-19.30 Yoga rigenerante, presso la sede di Torri di Q.lo
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Ogni attimo della vita è yoga, non solo il tempo passato sul tappetino.
Così, gli inarcamenti sono la categoria di posizioni più ostiche per me, come nella vita fare esperienze senza avere il controllo.
Per fare Urdhva Dhanurasana ho bisogno di riscaldare bene tutto il corpo. È una posizione che non ho amata per molto tempo. Era faticosa, limitante. Negli ultimi anni ho iniziato a dedicarci tempo, a farla, anche contro voglia. Inizio ad amarla, ad apprezzare i piccoli passi che noto.
Nell’approfondimento del primo chakra sto sperimentando come l’ osso sacro sia una base di appoggio sicura, invisibile eppure tangibile, per espandere la colonna, renderla libera e flessibile nel portarmi nei piegamenti indietro.
Richiede una attenzione sottile, un radicamento dai piedi, richiede una nutazione del sacro per dare una dolce spinta alla colonna, richiede tutto il supporto della base posteriore del cuore, richiede una fusione della parte anteriore verso la parte posteriore, tutto nella presenza del respiro. Una integrazione completa. Purnattva💜
Questo mi riporta integra, completa, perfetta nella mia imperfezione anche fuori dal tappetino e mi sento adeguata. Non fuori posto così come sono.
Quella ricerca negli asana, mi permette di trovare nuove basi, nuove fondamenta su cui stare comoda e aperta alla vita nell’appagamento Allora, non guardo ciò che fanno gli altri! Come lo fanno, sono più bravi, sono …
BhagavadGita
È meglio fallire cercando di seguire il proprio dharma, che avere successo seguendo il dharma degli altri’.
Allora vi aspetto! Paola Endrizzi Insegnante di Anusara-Inspired™ yoga
Prossimo appuntamento oltre alle lezioni settimanali
Yoga rigenerante venerdì 27 ottobre ore 18-19.30, presso la sede di Torri di Q.lo
Qualche giorno fa ho avuto modo di guardare un documentario di Margherita Hack, astrofisica italiana e ne sono rimasta assai colpita.
Margherita diceva: “L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.“
…”siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri”…fai un respiro lungo e profondo e lascia risuonare in te queste parole.
Così, riflettevo su come posso trasferire agli allievi, per avere una comprensione maggiore di cosa sia Prana Shakti. Come sentirla ora nel corpo, durante la lezione di Hatha Yoga.
Infinite forme
In un śloka della Muṇḍaka Upaniṣad (II-1-3) si dice: “Dalla Coscienza si sprigiona tutto, il prana, la mente, tutti i sensi, l’etere, l’aria, la luce (fuoco), l’acqua e la terra, sostenitore del tutto”
Il Prana è la forza vitale, presente anche nei nostri corpi. Pulsa all’interno di ogni cellula, proprio come una stella! Vivifica e coordina le funzioni di ogni apparato. Ogni particella del corpo fisico, ogni molecola del DNA, ogni organo, pulsa in virtù del Prana. Uno degli scopi dello yoga è riconoscere, riscoprire, Prana Skakti, manifestare quella scintilla, quella luce, quella corrente che vibra, pulsa e scorre così nell’Universo come in noi. Lo senti?
Allinearsi a questo flusso divino ci fa sentire tutto il sostegno del potere di Prana Shakti, crea armonia nel nostro intero essere anche in questo momento di buio totale all’esterno.
Attorno a me
In questo mondo le notizie sono poco entusiasmanti. A livello mondiale c’è un grandissimo caos. Risuonano temi come guerra, nucleare, cambiamenti climatici, la violenza sulle donne etc… Se la mente si fissa su questo, già mi sento scarica e bloccata. Invece, a questa condizione del mondo materiale, rivedo il momento in cui una cara amica felice e commossa mi ha annunciato di essere in dolce attesa e mi sale una gioia unica. Che bello, la vita va avanti sempre e comunque! Prana Shakti.
Attorno a me vedo molte mamme con la pancia ed è bellissimo. Tutto scorre. Prana Shakti. Attorno a me sento di donne che stanno progettando nuove attività con entusiasmo, che si stanno lanciando in nuovi ambiti ed è stupendo. Prana Shakti. Nel mio piccolo quotidiano vedo i miei figli motivati nello studio e mi dà gioia. Prana Shakti. Attorno a me vedo la natura seguire il suo corso in questo autunno che offre colori dorati e cieli azzurri e mi incanta. Prana Shakti.
Tutto scorre comunque. Tutto continua un processo di costante trasformazione all’esterno. Dentro di noi invece?
Perché praticare
Questo è ciò che possiamo sperimentare durante la pratica degli asana. Prana Shakti crea continuamente infinite forme così nel corpo, nella mente, in noi, all’esterno e all’interno. Durante la pratica di queste settimane di ottobre prepareremo il corpo alle aperture usando il Prana, nella forma del respiro Ujjayi per sentire come rimanere consapevoli della parte posteriore del corpo, meno visibile, della pulsazione del respiro in noi e riconoscere ciò che ci sostiene nel profondo. Trovare una sintonia con l’energia della vita, nel corpo, in noi e nel tutto.
Prana Shakti. Per ritrovare armonia, leggerezza, vitalità luce in questo tempo!
Paola
A che cosa aspiri in questa vita? vuoi aprirti alle pratiche dello yoga? non ha importanza se non hai mai fatto Hatha Yoga. Prenditi del tempo per te stessa ora.
Ci puoi trovare nelle sedi di Torri di Quartesolo e Creazzo.