Fare o non fare yoga

Fare o non fare yoga

Durante la vacanza di 10 giorni in Norvegia, per vari motivi logistici, non ho fatto specifiche pratiche di yoga.
Giusto alcuni minuti di meditazione al risveglio. Dopo qualche giorno, ho sentito che mi mancava quello spazio di contatto e di nutrimento per me stessa.
Solitamente inizio la giornata con 30 minuti di meditazione. Mancando questo momento, ho iniziato ad osservare in me com’era l’essere subito proiettata verso l’esterno.

Aprirsi alla Grazia

Un giorno, durante una camminata in salita, con condizioni meteo molto instabili e brutte, dove c’erano solo nuvole basse che oscuravano la visione del percorso, ho avuto l’istinto di immaginarmi in una pratica di asana. Et voilà. Questa è una delle infinite possibilità. Aprirsi al flusso vitale creativo.
Ho incontrato il respiro e questo mi ha centrata e riportata in uno stato di presenza e silenzio mentale. Ho osservato come i pensieri fossero solo un dispendio di energie, necessarie invece per stare nel ritmo dei passi. Ho iniziato ad usare i piedi e tutto il mio corpo con consapevolezza, ritrovando un senso di forza e centratura.
Lì tra la nebbia e natura, stavo praticando yoga. Riconoscere quella tendenza in me di rimanere facilmente attaccata alla fatica, piuttosto che godere del momento, potermi connettere alla natura tutto intorno è stato importante per cambiare l’esperienza delle vacanze senza pratiche.

Essere presenti

Da quel momento il viaggio è stato un modo per praticare i preziosi frutti dello yoga. Che non sono il raggiungimento di posizioni perfette e avanzate.
Bensì l’imparare a stare presenti, in contatto con quello che in questo preciso momento la vita mi offre, da uno stato di stabilità, forza, libertà e tranquillità.
Per me gli asana sono un campo, uno spazio di esperienza, in cui alleno corpo, mente, percezione, cuore a stare integrati, senza fuggire.

Invocazione Anusara

Trovo che l’invocazione cantata all’inizio della pratica Anusara, esprima l’essenza dell’esperienza di questa vita.

Om Namah Shivaya Gurave
Saccidananda Murtaye
Nisprapancaya Shantaya
Niralambaya Tejase
Om

“Apro il mio cuore al potere della Grazia. Che vive in ognuno di noi come bontà. Che non è mai assente e irradia pace e illumina la via della trasformazione.”

Per sentirmi. Sentire. Vivere!
Vuoi ritrovare amorevolezza, forza interiore, equilibrio, libertà d’essere?

Questo è uno degli approcci che offriamo durante la pratica. Vuoi unirti?

Paola

Nella sede di Torri di Quartesolo trovi Paola, nella sede di Creazzo trovi Giovanna.