Evolvere grazie agli asana

Quale stato d’animo noti in te a fine giornata? Ti capita di arrivare a sera stanca e con un senso di insoddisfazione? A me si, capita …o posso dire…capitava.
Ti descrivo la scena: Alla conclusione di una settimana molto piena e ricca di scambi e attività, dedicata completamente al lavoro svolto con amore e passione, mi ritrovo in cucina con me stessa quando così all’improvviso, come se una doccia ghiacciata all’istante mi bloccasse. Sento una voce dentro di me che mi chiama e dice: “Paola ma perché non sei contenta?
Così mi sono vista completamente. È stato come essermi ritrovata davanti ad una Paola distaccata che amorevolmente mi ha guardata dall’esterno, facendomi notare quell’atteggiamento e soprattutto mettendo in rilievo che quel disco è una modalità “on” pronta a tirarmi giù per demolire il mio operato: “Così non va bene, puoi fare di più”. Dal cuore è emerso un “W O W”.
Quante volte avevo visto questo stesso atteggiamento nella pratica. Ci sono asana che proprio non mi riuscivano e così ricadevo nel disco…”proprio così non va”. Con una differenza. Nel tempo ho imparato a vedere questo pensiero, a riconoscere che è il maestro interiore. Una vera occasione di crescita. Così evolvere grazie agli asana permette di evolvere nella quotidianità in modo radicale. Ti risuona?
“Puoi fare di più”
Il principio di “puoi fare di più” può essere uno stimolo per migliorare e approfondire ogni aspetto mi si presenti eppure quel maestro interiore mi permette di vedere le dinamiche della mente nella forma di “samskara”. Condizionamenti mentali, che creano delle vere tracce o solchi profondi e precisi nella memoria, creando ricordi e tendenze, delle impressioni inconsce.
Gli insegnamenti nella pratica
A questo proposito nel commentario degli Yoga Sutra di Patanjali (I.18) si dice:
“Dedicando la mente costantemente a terminare tutti i pensieri, essa è privata di ogni altro oggetto e perde ogni supporto. Cioè non ha nulla che la sostenga. Si svuota completamente e tutti i suoi samskara rimangono latenti.” Come una fiamma che si sta affievolendo, ma che è ancora una fiamma fino a che tutto il combustibile non si esaurisce e non si trasforma in cenere. Ecco un samskara latente.
Per me l’acutezza, l’abilità di ritrovare quella tendenza, quel disco incantato è come poter scorgere con una lente di ingrandimento quella puntina che crea il solco e staccarla dal vinile. Smetto di riperpetuare ciò che mi porta ad uno stato di chiusura e di insoddisfazione e lascio che emerga uno stato naturale e libero di gioia e amore.
Questo è il potere della mente che sa discernere, Buddhi. Essa sa dove portare la sua attenzione. In questo passaggio percepisco la possibilità di un cambiamento radicale. Vedere questo meccanismo mi ha permesso di fare un salto di qualità.
Nel momento in cui la mente si quieta, ritrova la sua natura essenziale, sperimento il riflesso di quell’essenza. Una gioia profonda sorge in me. Uno stato che lascio sorgere dall’interno. Sempre presente. La mente ed il cuore danzano.
Ecco che posso essere felice in ogni istante. Non ha importanza ciò che avviene all’esterno. Quando la mente torna alla sua natura essenziale è pura conoscenza.
aprile 2022
Così, in questo mese di aprile, ci dedicheremo al tema di come lo yoga ci permette di evolvere. Su quale piano poniamo la nostra evoluzione. Su quello fisico? Possiamo sicuramente avanzare nella nostra pratica di asana, anzi è necessario.
Personalmente porto costantemente attenzione che la spinta a migliorare e progredire negli asana sia al di là del raggiungimento. Cerco di stare in un processo che includa i vari livelli dal corpo più grossolano fino all’atman. Qui sento il cambiamento in ciò che sono ora.
Il percorso dell’anima viaggia simultaneamente su più piani. Cosa mi dà reale entusiasmo? Comprendere il meccanismo, samskara, che nascondeva quella essenza luminosa, muove in me una profonda gioia estatica che mi fa sentire libera e felice ora. Adesso.
Che tu possa essere felice ora. La gioia pulsa in te.
Unisciti a noi attraverso la pratica degli asana.
Paola e Giovanna Endrizzi insegnanti dell’Albero della Vita asd